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Cultura Digitale e Social Media

Galeotto fu…Twitter e chi lo inventò: l’amore ai tempi dei social network

Tutti ricorderete il celeberrimo verso dantesco del Canto V dell’Inferno. Paolo e Francesca, puniti nel girone della Lussuria per avere ceduto alla passione di un bacio, raccontano al poeta fiorentino la loro travagliata storia, indotti al peccato proprio dalla lettura di un libro. “Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse”. Molti di voi ricorderanno anche un film del ’98, “C’è post@ per te”, dove una sentimentale Meg Ryan e un ansimante Tom Hanks si incontrano su una chat-room e si innamorano attraverso una silenziosa corrispondenza via email. Sembrerebbe che l’amore evolva, nel suo modo di conoscersi e viversi, al mutare del tempo e, soprattutto, delle innovazioni tecnologiche. Quindi non stupisce la dolcissima storia di Lina Al-Sharif, 23enne blogger palestinese che non solo ha conosciuto e incontrato, ma anche frequentato su Twitter quello che è divenuto suo marito pochi giorni fa. Nel suo blog (Live From Gaza), Lina ha voluto raccontare la sua storia, “a life story, a love story, a Palestinian story”.

Lina, pur considerandosi “orgogliosamente” palestinese, è in realtà nata in Kuwait e dopo un periodo in Bolivia si è trasferita a Gaza. Nel 2007 ha aperto il suo blog, uno “sfogo”, come lo definisce lei stessa, dove ha iniziato a scrivere ciò che accadeva in quella striscia di terra dilaniata dalla guerra, “storie di una persona assolutamente normale che viveva circostanze straordinarie”. E attraverso queste pagine elettroniche Lina ha trovato il modo per dare voce e libertà ai suoi pensieri, quasi un diario dove poter riportare parte dei suoi sentimenti più profondi.

La città di Gaza durante un bombardamento israeliano
palestinenote.com

La storia con Mohammed è iniziata, quindi, proprio su Twitter, incredibilmente per caso, all’interno di una discussione in merito all’origine di un forte boato sentitosi un giorno lungo tutta la striscia di Gaza: se fosse stata una bomba israeliana o semplicemente un tuono. Un tweet, un’email, … Lina e Mohammed iniziarono come tutti, due amici con molti interessi in comune. Galeotte le lunghissime chiacchierate in chat sulla Palestina, il mondo e i loro sogni per il futuro. I due si innamorarono. “Dio ci ha uniti attraverso gli strumenti messi a disposizione dai social network: Twitter, Facebook e Skype”. Sì, perché Mohammed è un palestinese sudafricano e lavora in Qatar. Ha lasciato Gaza proprio qualche giorno dopo aver incontrato per la prima volta Lina su Twitter.

Ad Aprile scorso i due ragazzi hanno deciso di fidanzarsi ufficialmente, seppure non si fossero mai incontrati o visti di persona! Senza parlare delle mille difficoltà che hanno dovuto affrontare semplicemente per comunicare via internet: bombardamenti, interruzioni di energia elettrica e quant’altro. Nonostante le storie orribili su Rafah (dove si trova l’unico valico di confine internazionale della Striscia di Gaza), i blocchi e le difficoltà ad entrare e uscire dalla Striscia, i due ragazzi erano più che mai decisi a incontrarsi. Ma la Palestina non ha un aeroporto (lo aveva, ma fu distrutto nel 2001 da un bombardamento israeliano) e non gode certo di “una piena libertà di movimento”. Per raggiungere Mohammed in Sudafrica a settembre, Lina ha dovuto affrontare sei ore di macchina attraverso il Sinai fino al Cairo e otto ore di aereo fino alla punta del continente africano. Ma ne valse la pena. I due finalmente si videro!

L'invito virtuale al matrimonio di Lina e Mohammed

Il 27 novembre Lina e Mohammed, in diretta Twitter, si sono uniti in matrimonio (logicamente musulmano). Dove? In Palestina. Ma i due si sposteranno in Qatar dove lui lavora. Il che significa che Lina dovrà lasciare la sua terra. “Porterò Gaza, la Palestina e la lotta con me. Non importa dove vado. La mia casa è là dov’è il mio cuore e il mio cuore, la mia mente e le mie radici saranno sempre nel paese e nella città dove sono cresciuta”.

By ninotta

Sono un'appassionata studiosa di dialogo interreligioso. Lavoro da due anni nell'ambito della comunicazione, sia quella propria dei vecchi canali (giornalista e addetto stampa) sia dei nuovi canali (account manager).

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